giovedì 31 ottobre 2013

RAOUL E' VOLATO IN CIELO!!!


Il piccolo RAOUL non ce l'ha fatta.

E' volato in cielo protestando per il diritto alla cura e aspettando che i nostri politici e giudici gli dessero il permesso per curarsi con il metodo STAMINA. 

Le cure a cui aveva diritto!!!

Cure negate dallo Stato Italiano!!!

Mamme blogger condividete nel vostro blog e date voce ad altre mamme che ogni  giorno devono combattere non solo con la malattia dei propri figli ma anche contro uno Stato, lo Stato Italiano, indifferente alle sofferenze del proprio popolo, lo Stato che dovrebbe garantire i diritti dei cittadini come scritto sulla Costituzione ma che invece calpesta.

Questo il post della mamma alla quale posso mandare soltanto un abbraccio.

"Oggi il mio angioletto è andato in cielo, e questa la foto che abbiamo scelto per lui, non voleva neanche andarsene da Milano .... mentre andavamo alla stazione protestava.... il mio angioletto.... stella bella ..... una cosa non mi va giù.... avere le cure così vicine, eppure così lontane, ..... impossibili abbiamo perso tempo prezioso in giudici, ricorsi, e lotte.... lotte che non dovrebbero esserci, perchè io avrei dovuto presentarmi in ospedale e dire curate mio figlio, , fatelo stare meglio, ma no, non si può... tempo prezioso speso per sentirsi dire anche no, tempo prezioso che Raoul adesso non ha più.... giudici ministri commissione scientifica del cavolo c'è l' avrete nella coscienza questo angioletto, non vi farà dormire la notte ...lui e tutti gli altri bimbi che come lui non c'è l' hanno fatta.... una preghiera mi hai fatto avere angioletto mio, stella bella....una preghiera che resterà sempre nel mio cuore: La morte non è niente. Non conta. Io me ne sono solo andata nella stanza accanto. Non è successo nulla. Tutto resta esattamente com’era. Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta. Quello che siamo stati l’uno per l’altro, lo siamo ancora. Chiamatemi con il mio vecchio nome. Parlate di me con la facilità che avete sempre usato. Non cambiate il tono della vostra voce. Non assumete un’aria forzata di solennità o di dolore. Ridete come abbiamo sempre riso degli scherzi che facevamo insieme. Sorridete, pensate a me e pregate per me. Fate che il mio nome rimanga per sempre quella parola familiare che è stata. Pronunciatelo senza sforzo, senza che diventi l’ombra di un fantasma. La vita significa tutto ciò che ha sempre significato. È la stessa che è sempre stata. C’è una continuità assoluta, ininterrotta. Cos’è questa morte se non un incidente insignificante? Perché dovrei essere lontana dal vostro cuore dal momento che non sono con voi? Vi sto soltanto aspettando da qualche parte, molto vicino, appena svoltato l’angolo. Va tutto bene"

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