"Celeste ha potuto curarsi dopo una lunga battaglia legale - ricorda il padre - secondo un percorso individuato dal dottor Marino Andolina convivendo con un male che, in teoria e per buona parte della comunità medico-scientifica non le dava alcuna speranza. Una cura iniziata e poi interrotta perché non riconosciuta in Italia, ma poi ripresa grazie ad una sentenza del Giudice del Tribunale del lavoro di Venezia cui ci siamo rivolti con i nostri avvocati".
"Vedere la sua felicità - dice Giampaolo -, vederla con gli altri bambini è stato bellissimo. Sappiamo che comunque il percorso non sarà facile ma, per evitare malattie infettive o di stagione quest'inverno, ci siamo già attrezzati. Magari salterà qualche giorno di asilo ma sopperiremo a casa".
Il papà di Celeste parla anche dellla bocciatura di pochi giorni fa del metodo Vannoni da parte del comitato scientifico dicendo: "sono rimasto inorridito e scandalizzato, non ho mai visto un'azione mediatica di detrazione di un sistema così congiunta e compatta, mi viene solo da pensare a quanta paura abbiano i molti che temono che questa cura funzioni".
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